Caro Furio Colombo,
perchè "1984" di George Orwell è il libro più venduto del momento negli Stati Uniti? Non mi sembra che sia nuovo nè che riveli cose che non sappiamo.
Ariel
…
Il libro di George Orwell, che potremmo definire di "fantapolitica", è stato pubblicato nel 1949, in un mondo fresco di ricordi nazisti e mentre si diffondeva,almeno in parte, la conoscenza dei gulag sovietici. Il titolo ( " 1984" ) sembrava allora la data di un tempo lontano ( confesso: sembrava anche a me, allora, un futuro difficile da immaginare ) in cui uno strano regime , manipolatore di parole e di pensieri, avrebbe potuto imporre "verità" senza rapporto con fatti veri, e giudizi personali. Faceva impressione, leggendolo, che in quel periodo lontano e in quel Paese, che nel libro si chiamava Oceania, ci sarebbe stato un "Ministero della Verità" con l'autorità di definire i fatti senza possibili variazione personali e private, e sarebbe stata creata una nuova lingua ( la neo-lingua) in cui ogni parola avrebbe avuto un senso unico, non soggetto a interpretazioni.
Ma perchè il libro torna con la forza del best- seller ai nostri giorni negli USA? E' accaduto che ilil presidente Trump abbia descritto il giorno del proprio giuramento a Washington come un giorno bellissimo, la folla più grande di ogni tempo della storia americana e un sole splendente ( parole del presidente ). Si da il caso che la polizia di Washington D.C abbia valutatoi partecipanti alla " festa " in poco più di trecentomila ( molto meno della metà della folla di Obama), che le riprese da elicotteri mostrino gli spazi vuoti, e che si veda bene, nelle riprese televisive, che quel giorno e a quell'ora a Washington pioveva. Credo che le prime copie di un affrettata ristampa del romanzo di Orwell sia cominciata subito. Anche perchè il giorno dopo loaddetto stampa di Trump Sean Spicer ha detto ai giornalisti le stesse parole ( grande folla e pieno sole ) nonostante le obiezioni immediate dalla sala stampa. Ma forse la fortuna della nuova edizione di "1984" si deve al fatto che, a sostegno dell'addetto stampa, si è presentata in sala stampa Kellyanne Conway, vera e fidata portavoce ( e adesso consigliera politica ) del nuovo
Presidente per dire ai giornalisti che la loro protesta era inutile. Si trattava di " fatti alternativi" che non potevano essere messi in discussione. Scrive in prima pagina ( New York Times, 1 febbraio ) il critico letterario Michiko Kakutani che quello di "1984" " era un mondo dove la paura e l'odio erano continuamente inculcate contro gli stranieri e l cinema facevano vedere i barconi di rifugiati che affondavano in mare." Un mondo come adesso. Solo che il Ministero della Verità pretendeva l'applauso, mentre Trump, profondamente irritato, non l'ha ottenuto ne per quella folla oceanica al sole che al suo giuramento non c'era, ne quando ha bloccato negli aeroporti americani e in quelli di mezzo mondo, migliaia di persone munite di visti, passaporti e carte verdi, cancellando all'improvviso, mentre erano in viaggio, i loro diritti. Gli americani si sono resi conto che non avrebbero saputo di più da Kellyanne Conway o da Sean Spicer. E allora sono corsi a comprare - o ordinare da Amazon - una copia di "1984", perchè Orwell spiega la teoria del "doppio pensiero".
FURIO COLOMBO
LETTERA - IL FATTO –03– febbraio-2017 pag. 10
--------------------------------------------
Furio Colombo - Il Fatto Quotidiano
00193 Roma, via Valadier n. 42
lettere@ilfattoquotidiano.it